sabato 7 aprile 2012

Luci e ombre

   Se la prima fatica di Mirya, che ho recensito qui, non era altro che una storia d’amore che a tratti seguiva anche certi cliché che si sono creati con il tempo nelle Dramione, il suo capitolo conclusivo, Per il suo sangue, non ha niente a che vedere con quella.
   Volete leggere qualcosa di leggero? Non leggete Per il suo sangue.
   Volete distrarvi qualche minuto? Non leggete Per il suo sangue.

   Se volete leggere Per il suo sangue preparatevi psicologicamente, davvero, perché quella è una fanfiction in cui troverete brutale realtà, guerra, violenza, male. E nonostante io sia decisamente contro lo splatter fatto per puro intento di scioccare (perché fa così Quentin Tarantino!), e nonostante le descrizioni di Mirya raggiungano livelli di precisione a volte patologica, questa fanfiction mi è piaciuta.
   I libri della Rowling sono sempre stati piuttosto edulcorati, e a ragione, dato che erano rivolti ad un pubblico di bambini e ragazzi, ma forse proprio per questo ho apprezzato che in Per il suo sangue, non ci venga risparmiata nemmeno una lacrima.

   Il bello delle fanfiction, in fondo, è che possono prendere il mondo letterario che abbiamo tanto amato e darne un altro punto di vista. Quando il fanwriter è bravo, questo punto di vista riesce anche a non snaturare la storia. Mirya, in Piss (non ho idea chi abbia iniziato a chiamarla così, ma questo acronimo mi fa ridere ogni volta!), non si concentra più solo sulla Dramione, parla di tutto l’universo di Harry Potter e ne racconta luci e ombre. I protagonisti compiono un percorso di crescita, e tutto si basa sulle contrapposizioni fra bene e male, com’è tipico anche della Rowling, ma Mirya ci insegna – in un messaggio che credo sia molto prezioso – che bene e male non esistono. Esistono le scelte delle persone, le consapevolezze che raggiungiamo, e i cambiamenti che a volte si devono accettare – anche quelli più brutti. In realtà, ora che ci penso, questa fanfiction è diventata più che una fanfiction. Non ci sono dubbi sul fatto che parli di Harry Potter, ma un messaggio di tal portata rende la storia più bella. Non è più solo una fanfiction che distorce i fatti per il (sadico?) piacere dello scrittore e del lettore. Per il suo sangue è diventato qualcosa di più, anche se non saprei dire bene cosa. Forse qualcosa a metà fra una fanfiction fantasy e un romanzo di formazione. Un romanzo fiction fantasy di formazione, tanto per non creare scompiglio.

   A proposito di luci e ombre, direi che le luci le abbiamo già commentate, ora tocca alle ombre.
   Io credo che sia sempre questione di gusti riguardo a queste cose, altrimenti non si spiega come mai io trovo i libri di Banana Yoshimoto noiosi mentre altri li adorano, o come mai Moccia abbia orde di lettori (aspetto solo che pubblichi “Scusami se ti ammorbo”), quindi immagino che alcune cose che a me non sono piaciute altri le abbiano apprezzate parecchio.
   Ciò che mi ha fatto venire la nevra più e più volte, soprattutto negli ultimi capitoli, è stata Hermione. Mi piace molto il carattere dell'Hermione della Rowling, ma qui è OOC. So cosa ne pensa Mirya al riguardo, ha detto più volte che lei inserisce OOC in tutte le sue fanfiction. Anche se non lo condivido capisco il ragionamento, ossia “non è un mio personaggio, è inevitabile mandarlo OOC”, ema devo dire che qui ha avuto ragione a metterlo. Le Hermione di Mirya… mi spiace persino dirlo, credo che sia una delle cose più brutte da dire anche se si tratta di un personaggio inventato, ma le cose stanno così: Hermione è una persona debole. O almeno, così è apparsa ai miei occhi.
   Alla fine della storia lei riesce a superare un momento terribile solo perché Draco le spiega pazientemente che sta sbagliando e che deve riprendersi la sua vita, e lei lo fa perché è Draco a dirglielo. Eppure glielo hanno detto tutti: Harry, Ron, Ginny. Ma solo Draco riesce a scuoterla un po’. La cosa, ai fini della storia d’amore, ha senso, è persino dolce, ma dov’è finita la Hermione con le palle quadrate che ha sempre una soluzione, che non si butta mai giù di morale? Dov’è la Hermione che ha fondato il C.R.E.P.A. anche se era chiaro come il sole che non avrebbe mai funzionato? Dov'è l'Hermione che a Malfoy ha dato un pugno?! (Attenzione, spoiler in arrivo.) In questa fanfiction Hermione non fa altro che prodursi in smorfie contrite, chiedere scusa, fasi seghe mentali e raggiungere l’apice dell’autocommiserazione e Marysuaggine quando perde la magia dopo aver ucciso Grayback. Dopo quella, mi spiace ma non la posso salvare.

Io mentre leggevo di Hermione

   L’altra cosa che non mi è piaciuta della fanfiction è la fine. Albus Silente. Anche qui ovviamente questione di gusti, ma vedete… Silente, il Gandalf della storia, l’uomo giusto al momento giusto, sempre, l’uomo perfetto che ammetteva di fare errori e proprio per questo ci stava più simpatico e pareva così saggio e intelligente! Ecco, a me non piacciono i personaggi perfetti. Lui non lo detesto solo perché nell’ultimo libro si è rivelato un essere umano come tutti gli altri, con colpe molto profonde, con una storia di vita affascinante e anche con l’intento di vedere morire Harry Potter. Albus Silente è un essere umano, ha gridato a gran voce l’ultimo libro della saga. Invece Mirya me lo ha riportato ai piani alti, come se fosse un Dio. L’ultima scena in particolare mi ha fatto venire in mente la fine di un film per ragazzi: lo strano personaggio che fa da narratore se ne esce con una frase ad effetto e ammicca verso la telecamera, prima di far schioccare le dita e spegnere la luce. Fine. Titoli di coda.
   Insomma Mirya, dopo tutta la fatica che ha fatto la Rowling per dare una scossa al personaggio, mi finisci così?


   La mia analisi di Per il suo sangue termina qui. Lo so che sembra negativa, ma non è così: sono io che tendo ad essere pignola e lamentarmi più che congratularmi (trovo le congratulazione estremamente tediose dopo un po'). Ma non fatevi spaventare dal fatto che, puntando la lanterna sulla fanfiction, in questa recensione siano uscite anche delle ombre. Le ombre sono inevitabili, se non ci credete leggete qui.

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