mercoledì 2 maggio 2012

Il postulato dell'amicizia

   Eccolo qui. È arrivato. Un po’ tardi rispetto a quanto mi aspettassi, ma è arrivato: il primo libro del 2012 che mi ha lasciata con un sorriso sulle labbra per il resto della giornata, quando l’ho finito. O forse per il resto della nottata, perché per finirlo sono rimasta in piedi fino alle due di notte. È “Will ti presento Will”, del duo Levithan/Green.


   Avevo già letto un romanzo a quattro mani di David Levithan, “Tutto accadde in una notte”, assieme a Rachel Cohn, e mi era piaciuto molto, per cui quando ho visto questo libro l’ho preso praticamente a occhi chiusi. Quando poi ho scoperto di cosa parlava ero ancor più soddisfatta della mia scelta: due ragazzi che si chiamano entrambi Will Greyson si incontrano in un sexy shop di Chicago nel quale tutti e due sono capitati per sbaglio.
   Come resistere?
   L’ho finito in tre giorni, che sono stati così tanti solo perché ero piuttosto impegnata (sì, a volte anche io sono impegnata) e ho riso come una scema ognuno di questi tre giorni.
   “Will ti presento Will” è un romanzo sull’amicizia, ma anche se ha come protagonisti improbabili grassi ragazzi gay o ragazze che insistono tanto per essere dark e alternative, lo definirei universale, senza limiti d’età.
   La morale è che uno può scegliere con chi stare, ma non può scegliersi gli amici, perché essere amici non è una scelta, è qualcosa che si è senza troppe vie di scampo. Ho trovato una verità in questo, perché anche se vorremmo con tutto il cuore scegliere le nostre amicizie la verità è che quelle ci vengono imposte, in un modo brutale ma piuttosto soddisfacente alla fine.
   Così quando dobbiamo fare un favore ad un amico anche se non ci va lo facciamo, brontolando e sbuffando, quando litighiamo poi sentiamo la sua mancanza in maniera terribile, quando fa certe cavolate glielo diciamo senza farci troppi problemi e speriamo che un giorno, quando le cacchiate le faremo noi, ricambierà il favore.
   L’amicizia è qualcosa di totalmente diverso dallo stare con una persona, non si possono certo paragonare le due cose, ma credo di poter dire questo (e badate che penso di essere stata molto fortunata nelle amicizie, perché i miei amici sono incredibili e, anche se non sono tantissimi, sono i migliori che possa desiderare): quando una persona è per te un amico vero, sincero, non puoi proprio esimerti dall’essere suo amico a tua volta.
   Oddio, suona un po’ contorta come frase, ma spero di essermi fatta capire. In parole povere “Will ti presento Will” è stato uno dei migliori romanzi che io abbia letto, e lo consiglio come regalo a tutti i vostri amici.

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento sarà bene accetto!
Grazie dell'attenzione e del tempo dedicatovi.