lunedì 16 dicembre 2013

Cinquanta sfumature di Grigio - E.L. James

   So bene che non aggiorno il blog da mesi – forse da circa un anno – ma non mi sono dimenticata di lui. Ho solo deciso che scrivere fanfiction non fa più per me. Notare bene che ho detto “scrivere fanfiction”, questo significa che qualcos’altro lo sto scrivendo, lentamente e con parecchie difficoltà, ma proseguo.
   Il periodo non è dei migliori, per la mia ispirazione. Sono cambiate moltissime cose nell’ultimo anno e mezzo e, onestamente, anche se il tempo per scrivere lo avrei (non tanto come quello che avevo in precedenza, ma ce l’ho) non ne ho molta voglia. Recentemente, però, mi manca scrivere. Mi manca la sensazione che provavo quando scrivevo, sensazione che non riuscirei nemmeno a riportare alla memoria con precisione – il che è triste. Indi per cui ho deciso di “aiutarmi” in qualche modo. Ho ricominciato a cercare storie da leggere su EFP, nella sezione delle fanficion ma anche degli Originali. Leggo sempre libri (credo che si possa addirittura considerare una dipendenza, la mia: se non ho niente da leggere mi sento persa), ma per qualche motivo leggere le fanfiction mi fa proprio venire voglia di scrivere. Inoltre può darsi che scrivere una recensione mi aiuterà a trovare l’ispirazione che, no, non è andata in vacanza, nemmeno in aspettiva, sembra proprio aver dato le dimissioni.
   Mio profondo desiderio è quello di riassumerla a tempo indeterminato (come vorrei essere assunta io), e farle avere una lunga carriera (come quella che vorrei avere io). Magari non ai vertici dell’azienda, e magari senza produrre risultati eclatanti, ma ci tengo ad averla fra il mio personale.
   Scrivere dava un senso alle mie giornate, una volta. Adesso ci sono molte più cose che danno un senso alle mie giornate, ma voglio trovare un equilibrio fra queste, e ridare alla scrittura la parte che si merita. Quando scrivevo mi sentivo felice, quando finivo di scrivere, soddisfatta. Che fossero storie mie o fanfiction, non importava. Dietro ogni storia ci sono state emozione e dedizione, e non è mai stato così per nessun’altra attività. È qualcosa di mio, che mi fa sentire orgogliosa e speciale. Non vi rinuncerò.
 
   Per ricominciare è meglio qualcosa di leggero, e che c’è di meglio della recensione di un best seller?
   Vi avverto che da questo punto in poi la recensione ha un Explicit Content.
 
   A parte la parentesi di cui sopra, sono qui per recensire “Cinquanta sfumature di grigio”. Una mia amica lo ha letto e ha detto che era fantastico. Non mi fidavo del suo commento solo perché ne avevo già sentito parlare sino allo sfinimento, ma dato che lei ne era così affascinata ho pensato che farmelo prestare non poteva essere un errore così grosso, o no?
   Mi sbagliavo.
   Come tutte le volte in cui penso che, se un libro ha venduto così tanto, allora qualcosina di buono deve pur averlo.
   Mi sbagliavo.
   Come quando credo che i film tratti dai miei libri preferiti saranno all’altezza.
   Mi sbagliavo.
   Come quando apro una fanfiction su Twilight e mi sembra che abbia una trama interessante.
   Mi sbagliavo.
   Di grosso.
   E come la maggior parte delle fanfiction su Twilight, anche “Cinquanta sfumature di grigio” è pessima.
 
   Ora, probabilmente è già notizia risaputa ma il libro in questione era una fanfiction su Twilight. Non l’ho detto alla mia amica perché lei odia Twilight e potrebbe rimanere profondamente turbata da questo fatto, e io non lo voglio. Essendo stata io una famelica consumatrice e scrittrice di fanfiction (lo ammetto, anche su Twilight, ma che volete farci? L’età!) riconosco alla perfezione i sintomi fanfictiosi di questa storia.
   Un giudizio personale e soggettivo: chi scrive una fanfiction e la trasforma in una storia vera cambiando i nomi dei personaggi non ha la mia stima. Io, come aspirante scrittrice, desidero tanto tanto tanto scrivere una storia e pubblicarla, ma voglio che sia mia, personale, non che sia un ramake di qualcosa già esistente, rimaneggiato perché sembri originale! Lo trovo, francamente, un po’ patetico. Non credo che E.L. James sia una persona con una vera passione per la scrittura. Trovo che abbia una grande passione per Twilight.
   Ma cominciamo ad esaminare questa brutta malattia, la fanficcite (che contagia le storie scritte senza reale interesse per la scrittura e si sta allargando anche ai libri veri).
   Il primo sintomo è che succede tutto molto velocemente. L’autrice ha speso decine e decine di pagine a descrivere come Christian Gray la lecca ad Anastasia Steele, ma evidentemente non poteva spenderne altrettante per raccontare come loro si conoscono. Tanto per dirne una, questi due vanno a letto insieme dopo essersi visti per un totale di cinque ore circa. Capisco che qualcuno potrebbe dubitare della moralità dei giovani d’oggi, ma nemmeno la più tamarra di Jersey Shore darebbe la sua verginità a uno che conosce da quattro ore! (Soprattutto perché le protagoniste di Jersey Shore non sono vergini.) Insomma, diciamocelo, quando mai una tizia che non ha mai avuto un fidanzato accetta di fare sesso con uno sconosciuto che pratica sadomasochismo? Se capitasse nella realtà la ragazza fuggirebbe via sconvolta!
   Una cosa che ho odiato, nella narrazione: Anastasia Steele non fa che ripetere “Oddio”. Ma quante volte può pensare “Oddio”, una persona?!
   Parlando sempre della narrazione, che è in prima persona (perché la narrazione di Twilight è in prima persona, non che sia una scelta stilistica così ragionata), ho trovato che fosse frammentaria e, nelle parti che dovrebbero essere scritte meglio, ossia quelle di sesso, precisa fino al comico. Inoltre, sempre riguardo ad erezioni ed atti sessuali, le descrizioni sono assurde! Francamente, mi veniva da ridere.
   A voi vari esempi:
   I miei seni si gonfiano, e i capezzoli si induriscono sotto il suo sguardo insistente. Si gonfiano? Cosa sono, palloncini? Inoltre, qui scopriamo che Christian Gray ha il superpotere di far indurire i capezzoli con lo sguardo.
   Dopo una notte di sesso selvaggio i due decidono di fare il bagno insieme e prima che entrino nella vasca succede questo: Afferra un lembo della camicia, me la solleva sopra la testa e la getta sul pavimento. Fa un passo indietro per contemplarmi. “Oddio, sono nuda.” Cioè, l’uomo con cui ai fatto sesso appena sei ore prima ti vede nuda e tu ti vergogni?
   “È così grosso e continua a crescere. […] Quel coso era dentro di me!” Non sembra possibile. Vuole che lo tocchi. Ma voi ditemi, è questo è quello che migliaia di donne al mondo trovano pazzamente erotico e sensuale? Una ragazza che pensa:
   Lui geme ancora. “Ah!” La mia dea interiore è euforica. Ci sto riuscendo. Riesco a scoparlo con la bocca!
   Un'altra cosa. Sparsi lungo la narrazione ci sono parole e frasi inequivocabili, ad esempio “fottere”, “voglio scoparti in bocca” e altre varie ed eventuali, ma Anastasia ogni volta che deve parlare delle sue parti intime dice semplicemente “lì”. Be’, intanto “lì” è un insieme di cose, non lesinare sulla precisione proprio quando ce n’è bisogno. Inoltre, prima dice di tutto e poi è troppo pudica per dire “vagina”?
   Be’, se questo fantomatico super-sesso doveva essere il fulcro della narrazione, mi spiace ma ha fallito miseramente.
Ora che la vedo, mi sembra proprio una tipa che si metterebbe a scrivere fanfiction porcellose su Bella e Edward.
 
   Passiamo ai personaggi. Be’, potrei prendere una qualsiasi recensione su Twilight e trascrivere quello che hanno detto riguardo a Bella ed Edward. Perché, insomma, sono letteralmente loro con nomi diversi. Ma non sono così pigra.
   Bella- pardon!, Anastasia non ha particolari interessi… Non so che altro dire sul suo personaggio, il che è molto deprimente. Non ha nessun lato interessante, nessuna peculiarità. Tranne forse quella di essere una rompipalle bella e buona. Ad un certo punto della narrazione continua a sfinire Christian chiedendogli di continuo di una delle sue ex fidanzate, e pensa che questa sia una pedofila perché lo ha sedotto quando aveva quindici anni. Capisco che la differenza di età sia molta, e francamente la cosa turberebbe anche me, ma il fatto è che Christian continua ad assicurarle che lui era consenziente e felice quando stavano insieme. Ovviamente Anastasia è come se non lo sentisse, e continua a torturarlo, chiedendogli anche di poterlo toccare, cosa che lui non vuole e che evidentemente lo turba. Ma se questo povero cristiano con palesi disturbi non vuole essere toccato lascialo stare, no?!
   Christian Gray è appena più complesso, ma solo perché gli si appioppa questa turba mentale che lo porta al sadomasochismo, e che gli dona affascinanti comportamenti da stronzo ossessivo. Comunque, come mai una persona, per essere masochista, deve aver avuto turbe mentali in giovane età? Mi sento offesa per chi fa pratiche sadomaso! Questo libro, in pratica, dice che certe preferenze sessuali sono la naturale conseguenza di molestie. Il che è assurdo. Inoltre in questo modo il personaggio diventa veramente scontato e banale, buono solo per gli Harmony.
   Vorrei inoltre sottolineare che il rapporto fra i due non è per nulla sano. Non per motivi di scelte sessuali, ma perché diventano la classica coppia in cui lui è gelosissimo e lei un tappetino. Christian, praticamente, se Anastasia non gli che ha scorreggiato alle 9.40 a.m. si arrabbia, perché «non sei stata sincera, Ana». Inoltre lui rintraccia le sue chiamate telefoniche (il che è illegale e porterebbe alla denuncia ma, ehi!, siamo in una fanfiction, che ci importa della veridicità?!) e la segue ovunque vada.
 
   All’inizio, questo libro era spassoso – anche se involontariamente. Poi, è diventato odioso. Christian Gray è odioso! Come si fa ad apprezzare un uomo che tratta una donna come qualcosa a metà fra una bambina e una casalinga degli anni cinquanta? Se c’è una cosa che non sopporto è un uomo che nella coppia pretende di controllare la donna (e anche il contrario, il che a volte accade). Per favore, non tiriamo fuori la storia del Dominatore e della Sottomessa, perché avere il controllo di una persona per farle provare piacere è una cosa, voler sapere cosa fa in ogni momento della giornata e pretendere di decidere che auto guiderà, che pc userà e che vestiti indosserà è stalking. Inoltre Christian si arrabbia quando Anastasia beve con i suoi amici per festeggiare la laurea (che maledetta ribelle, come potuto voler festeggiare un traguardo così importante bevendo alcol?!) lui la sgrida dicendo: «Ti sei messa in pericolo!» Onestamente… ti prego!
   Non posso credere che questo libro sia diventato così famoso, sul serio. Penso che il modello di uomo e di coppia che propone non andrebbe giù alla metà delle sue fans, se si trovassero costrette a viverlo.
   La prossima volta che sento la mia amica dire «Christian Gray, l’uomo perfetto», le faccio un pippone tale che non me lo nominerà mai più!

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