giovedì 25 settembre 2014

La fiaba dimenticata - Miss Day

   È da molto tempo che non recensisco una fanfiction (per curiosità sono appena andata a controllare e in effetti, sì, è da maggio).
   Ne ho lette parecchie di storie in questi mesi, per verificarlo basta andare a guardare la mie liste di EFP, ma dato che con le fanfiction sono molto più selettiva che con i libri, ne finisco pochissime, e ne metto fra i Preferiti ancora meno. Di queste poche elette, ne recensisco una minima parte. Insomma, come direbbe Bilbo Baggins:
 
 
   Di regola, metto fra i preferiti solo storie terminate, ma a che cosa servono le regole, se non per essere infrante?
 
   Mi sono lanciata nella lettura di “Lafiaba dimenticata”, di Miss Day, perché non ho mai trovato una long su Narnia che mi piacesse davvero, ma questa sembrava promettente, anche se non eccedeva nell’originalità.
   Diciamocelo, le fanfiction su Narnia si basano principalmente su due fatti: uno, Caspian è figo; due, Caspian ha bisogno di una fidanzata. Motivo per cui la maggior parte delle long in questo fandom sono delle Susan/Caspian o delle Nuovo Personaggio/Caspian. E per ‘nuovo personaggio’ solitamente intendo una ragazza cazzuta che vive già a Narnia o una ragazza cazzuta che abita nel nostro mondo. Il risultato è il medesimo, entrambe finiscono per ammaliare il giovin sovrano e passare lunghi paragrafi ad avvertire fremiti, guardarsi imbarazzati o sfiorarsi causandosi misteriose scosse elettriche (l’elettricità statica a Narnia è un grosso problema, a quanto pare).
   “La fiaba dimenticata” non sembrava una storia molto diversa dalle altre, in realtà, ma ogni tanto tutti abbiamo bisogno di qualcosa di romantico e fuffoso, non è vero? Per sentirci un po' diabetici...
 
 
   Be’, maledizione! Ho fatto appena in tempo a pregustare la fuffosità della fanfiction quando ho scoperto che è rimasta abbandonata!
   Per farla breve, l’autrice ha lasciato perdere la fanfiction e con molte probabilità anche il fandom, EFP e magari persino scrivere – una terribile perdita per il sito, oserei dire. Leggendo, non mi ero resa conto che la storia fosse ancora in stato “In corso” (sono babba, lo so), e quando ho iniziato a intravede i capitoli finali ma nessun avviamento ad un finale degno, mi sono documentata. E ho scoperto che l’ultimo aggiornamento risaliva ad anni fa.
   Ho avuto uno shock, una paralisi e un colpo della strega tutti assieme – quest’ultimo in particolare sarà dovuto alla strega della fanfiction in questione. Alla fine, senza esitare, tristemente felice di poter dare una fine immaginaria in cui tutti i cattivi morivano e i buoni vivevano assieme felici e  contenti per il resto dei loro giorni, ho messo la storia fra i Preferiti, anche se non era finita.
   L’unica altra storia per cui l’ho mai fatto è stata una traduzione del fandom di Harry Potter, “Drop Dead Gorgeous”, che consiglio a tutti i fan.
   Ah, misteriosa Miss Day, se mai leggessi questa recensione ascolta la supplica di una povera lettrice: continua la tua fanficion, torna fra i lidi di EFP! Io e altre centinaia di lettrici ti aspetteremo qui, in spasmodica attesa.
 
   Mi ritrovo quindi a consigliare una fanfiction non finita, ma giuro che ne vale la pena.
 
   Penelope è una giovane ragazza che abita a Strawbury, un piccolo paesino di campagna in Inghilterra. Lavora come domestica per la ricca signora Wingfield e abita nella sua villa assieme ad un maggiordomo francese, una cuoca superstiziosa, una governante severa, altre due domestiche della sua età e, naturalmente, la povera signorina Wingfield, che perenni mal di testa costringono a bere gocci di whisky in continuazione.
   Un giorno, in una libreria, Penelope incontra due ragazzi che non conosce, che si rivelano subito essere Lucy ed Edmund Pevensie. Lucy fa una sorta di predizione a Penelope, parlandole di alcuni specchi cui dovrebbe fare attenzione.
   Casa Wingfield, nel frattempo, riceve un regalo sgradito: un grosso armadio in legno massiccio, che viene collocato in una stanza e presto dimenticato.
   La sera stessa tutte le luci della casa si spengono e, alla loro riaccensione, ogni specchio, dal più grande e maestoso fino a quelli da toletta e portatili, recano dei simboli sconosciuti. Penelope trova l’unico specchio rimasto vuoto nella stanza dove è stato relegato l’armadio. La curiosità la spinge a studiarlo e aprirlo, e l’incredulità ad entravi dentro quando una brezza leggera proveniente dall’armadio stesso le scuote i capelli.
   Una volta a Narnia, dopo un fortuito incontro con il re Caspian e l’uccisione di una strega che rapiva bambini, viene accolta a corte e comincia a vivere lì.
   E qui è dove s’interrompe la nostra fiaba. Sì insomma, sul più bello!
 
 
   La storia, a questo punto, lascia molti interrogativi che non sto a raccontarvi, e mi piange il cuore a pensare che non scoprirò mai com’è andata a finire! Ma parliamo dei pregi di questa fanfiction, perché come l’ho descritta io non sembra avere nulla di nuovo rispetto a molte altre storie del fandom.
   Narrata in prima persona dalla stessa Penelope, la storia ha un non so che di naif che ricorda il libro vero e proprio, anche se ormai usiamo immaginare il moviverse di questa raccolta. Ogni paragrafo ha qualcosa che fa sorridere per la semplicità e l’ironia con cui vengono narrati gli eventi. I personaggi sono vagamente stereotipati, ma in maniera adorabile, un po’ come potremmo stereotipare la nonna che fa le torte. Sono tutti  perfettamente calati nel loro ruolo, ma in maniera naturale, mai forzata.
   Una delle cose che mi è piaciuta di più della storia è che tutto viene raccontato con precisione, ma non è noioso. Abbiamo l’opportunità di scoprire dettagli che nel film e nel libro non ci sono, dettagli che a volte sono anche un po’ crudi, ma veritieri.
    L’altra cosa che ho apprezzato – direi amato – è la protagonista, Penelope. Non è un personaggio stereotipato e ha molti difetti. In parole povere, non si tratta di una Mary Sue. Penelope è molto pigra e anche bugiarda, ha scarsa stima di sé e tende a parlare a vanvera. Gli aspetti più negativi del suo carattere vengono limati dalla sua permanenza a Narnia, la ragazza impara ad essere meno fannullona e impara quanto sia prezioso avere qualcosa da fare, inoltre impara a farsi sentire, a farsi rispettare e ad aiutare gli altri.
   Purtroppo non posso continuare con la lista dei miglioramenti di Penelope, perché la storia si è interrotta. Sappiate comunque che è diventata uno dei miei personaggi preferiti.
 
   Be’? Ancora qui? Muovete le chiappe (o in questo caso le dita) e andate a leggervi la storia!
   Magari se siamo in tanti ad attendere il seguito potremmo firmare una petizione per farci inviare i restanti capitoli.

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